• In cosa consistono questi trend?
Avere una pelle perfetta è l’ossessione di molte persone. Chi non vorrebbe un viso senza rughe, ben idratato, senza traccia di imperfezioni e senza pori evidenti? Ottenere questa pelle da sogno, però, non è sempre facile.
Esistono da pochi anni due tendenze molto diffuse, provenienti entrambe dai guru di bellezza coreani: la “glass skin” e la “dolphin skin”. La prima indica una pelle così liscia e riflettente da sembrare vetro (“glass”, appunto), mentre la seconda, che ha spopolato questa estate, indica una pelle così lucida da sembrare bagnata, come la pelle di un delfino appena uscito dall’acqua.
Questi incarnati da favola, però, sono piuttosto difficili da ottenere. E in alcuni casi porseli come obiettivo per la propria pelle è addirittura dannoso. Vediamoli meglio nel dettaglio.
• Ottenere una pelle simile naturalmente: tutti gli step
Trattandosi entrambe di tipologie di pelle frutto della skin care coreana, i prodotti da applicare per ottenerle naturalmente sono molti e l’ordine da seguire rigoroso.
Gli step partono dalla esfoliazione del viso con una doppia detersione: una con un prodotto struccante a base oleosa e una con un sapone detergente adatto alla pelle. Dopo che ogni traccia di trucco e sporco è stata eliminata, si procede con una maschera per il viso idratante. È quindi il momento di un tonico e di una essenza (prodotto poco diffuso in Italia, si tratta di un tonico più concentrato). Si procede poi con un siero e con una crema antirughe idratante. Si completa il tutto con una crema contorno occhi e labbra e la protezione solare.
Se alcuni di questi passaggi sono già parte della routine di bellezza di alcuni, è evidente che per ricreare questi incarnati è necessario un alto sforzo quotidiano e, alle volte, il risultato non è affatto identico a quello che si vede in foto.
• Spesso e volentieri… c’è il trucco!
Sui social spopolano immagini di ragazze e ragazzi con una pelle glossy, completamente senza pori, liscia e lucida. La nuova era digitale ci ha così tanto abituato alle immagini perfette, che a volte dimentichiamo che dietro a esse ci sono team di fotografi, filtri e… make-up sapientemente dosato!
Ecco quindi come ottenere la “glass skin” e la “dolphin skin” con l’uso dei trucchi. La base trucco per entrambi i trend è la stessa, ma per un effetto più o meno bagnato si può decidere di eccedere con gloss e illuminante:
– Stendi un primer con una componente illuminante, dai toni dorati.
– Applica il tuo fondotinta di riferimento (o una BBCream per una copertura minore), stendendolo con una spugnetta da trucco umida. Se necessario, applicarne anche più di uno strato per una pelle completamente priva di pori.
– Applica dunque altro illuminante liquido o un blush metallico in crema, soprattutto sugli zigomi, sulla punta del naso, sull’arcata sopraccigliare.
– Per dare il tocco riflettente, completa il tutto usando un lucidalabbra trasparente. Applicalo sia sulle labbra sia, a piccoli tocchi, sulle stesse zone sulle quali hai steso l’illuminante.
• I rischi (e i miti) di questi trend
Se una pelle lucida e idratata è sinonimo di pelle in salute, è anche vero che ci sono dei rischi connessi a questi trend.
Innanzitutto è importante rendersi conto che queste tipologie di pelle ideali sono appunto questo: un’idea alla quale ispirarsi, e non un obiettivo realistico che si può raggiungere in tutta facilità.
Una pelle sana si ottiene con una routine quotidiana ben calibrata sulle necessità della propria pelle. Non tutti gli step indicati sopra quindi sono ideali per chiunque e, su alcune persone, possono essere addirittura dannosi. Maneggiare molto la cute e sommergerla di prodotti e make-up può essere irritante per alcune tipologie di pelle e creare, contro ogni progetto, imperfezioni e sfoghi.
Inoltre l’idea che l’assenza di pori possa essere sintomo di una pelle sana, spesso e volentieri è un falso mito. I pori sono essenziali, perché permettono di creare uno strato oleoso sulla superficie della pelle che la mantiene protetta e idratata. Coprirli con pesanti strati di fondotinta, dunque, può non essere la scelta migliore.