Prova costume – 5: sì, ma che costume mi metto?

In un modo o nell’altro, stiamo per arrivare alla fine delle prove: ora il costume dobbiamo metterlo e andare in spiaggia, con tutte le nostre grazie. Quest’anno, però, sembra che la moda abbia davvero deciso di non essere più tiranna, obbligandoci a taglie improbabili e a sentirci in colpa se non siamo filiformi o palestrate.

Il grande protagonista della stagione sembra il costume intero, in varianti di tutti i generi. Si va da modelli ultrasexy, scollatissimi e con allacciatura laterale, che ovviamente richiedono un fisico adeguato, a proposte decisamente più accomodanti, che riprendono linee vintage o giocano su stampe vivaci: floreali, animalier, o effetto optical, a righe o a pois. Si rivedono anche le scollature all’americana, che stanno bene davvero a (quasi) tutte e arrivano finalmente anche tagli che valorizzano le diverse forme e permettono, per esempio, di indossare un costume sgambato anche a chi è un po’ più “morbida”. Linea vintage e giocosa anche per i bikini, in cui trionfano le stampe animalier e il disegno sgambato a vita alta, insieme a reggiseni a fascia. Insomma, sembra tramontata la mania dei perizomi a filo interdentale, fonte di complessi di inferiorità e frustrazione per chiunque non fosse pronta a comparire sulla prima pagina di un settimanale di fitness.

Si rivedono anche i copricostume, ampi e ariosi, in tessuti floreali, con stampe etniche o all’uncinetto e persino i vestiti da spiaggia monospalla. Ecco un capo che ci fa davvero piacere rivedere: comodo, elegante e versatile, perfetto da indossare fino alla spiaggia e da sfilare senza problemi sotto all’ombrellone, per poi rimetterlo per un aperitivo o per presentarsi a pranzo con un’eleganza piacevole e disimpegnata, da persona di gusto che non rinuncia alla comodità.

Sembra davvero che, dopo anni in cui si doveva lottare per entrare negli abiti e stare attente a ogni respiro, da qualche parte abbiano finalmente capito che siamo noi a indossare gli abiti e non loro a starci addosso. Andiamo avanti così, serene e soddisfatte dei nostri corpi e di come sappiamo viverli.

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